“PER LA MEMORIA DELLA SHOAH NON SI FA ABBASTANZA”: LE PAROLE DI REGINA SUCHOWOLSKI-SLUSZNY

November 15, 2021

Poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la comunità ebraica in Belgio era composta da circa 75 mila ebrei, divisi tra le città di Anversa e di Bruxelles. Circa il 45% della popolazione ebraica venne deportata e mandata principalmente ad Auschwitz, di questi, solo 1200 fecero ritorno. Un totale di 28.900 ebrei belgi furono uccisi tra il 1942 e il 1945.

Al contrario di altri paesi in Europa, il regime nazista si dovette scontrare con una forte resistenza popolare che impedì la completa applicazione delle politiche antisemite. Questo clima permise ad una complessa rete clandestina di nascondere più di 6mila bambini, dalla tenera età fino ai 15 anni, all’interno di famiglie non ebraiche sparse nel Belgio. Una di queste fu Regina Suchowolski-Sluszny, che ebbe la fortuna di riunirsi alla sua famiglia e di essere accudita da una famiglia che considera tuttora parte della sua.

Da decenni Regina, vicepresidente dell’Associazione dei bambini che furono nascosti in Belgio, nonché presidente del Forum delle organizzazioni ebraiche, si occupa di raccontare nelle scuole la sua storia e quella di suo marito George, che ebbe un’esperienza simile.

Nonostante abbia visitato centinaia di istituti e raccontato la storia a migliaia di ragazzi in tutto il Belgio, per lei raccontare ciò che le è accaduto durante la Shoah e gli orrori di quel periodo sono una missione di vita, che porterà avanti, come dice, “fino a quando il mio corpo glielo permetterà”. Regina ha parlato di fronte a politici e leader del mondo ebraico a Cracovia alla conferenza organizzata dalla European Jewish Association.

Proprio per l’occasione, Regina Suchowolski-Sluszny ha condiviso con Shalom vari temi, tra cui quello di quanta strada ci sia ancora da fare nell’educazione dei ragazzi riguardo la Shoah e nella lotta all’antisemitismo in Belgio.

“Non esiste una vera educazione in materia. Sanno che c’è stata una guerra, ma oltre a quello non sanno altro” ha tuonato la Presidente del Forum delle Organizzazioni Ebraiche parlando delle lacune del sistema educativo in Belgio.

“Qualche mese fa sono andata in una scuola ed ho chiesto alla maestra di cosa avesse parlato ai suoi studenti. – ci ha raccontato Regina –  Lei mi ha risposto che avevano parlato di quell’argomento per un pomeriggio.”

Il problema, secondo Suchowolski-Sluszny, proviene proprio dalla classe docente. “Nonostante sia obbligatorio parlare della Shoah nelle classi, gli insegnanti non sanno cosa sia la Shoah. – ha fatto notare –  Per questo parlare di Hitler e far vedere Schindler’s List ai propri alunni non potrà mai essere abbastanza.”

Dei tanti incontri fatti durante questi anni, due episodi hanno particolarmente colpito la sopravvissuta: il primo ha per protagonista una ragazza, che dopo aver sentito la testimonianza ha capito il vero valore delle cose; mentre il secondo riguarda un ragazzo le cui idee sugli ebrei e su Israele erano state fortemente influenzate dal padre, completamente cambiate dopo aver discusso con lei.

In entrambi i casi la testimonianza ha creato in loro un cortocircuito, “ciò che faccio è fargli porre determinate domande, poi capire ciò che è giusto o sbagliato è un processo che i ragazzi devono fare da soli.”

Mentre per quanto riguarda dell’antisemitismo, in linea con quanto detto dal Rabbino Menachem Margolin nel suo discorso di apertura alla conferenza di Cracovia, in Europa non si sta facendo abbastanza per contrastare il fenomeno.

Molto di quanto detto dai vari governi dei paesi membri dell’Unione Europea e dallo stesso governo belga, secondo lei sono “parole al vento”. Lo stesso fenomeno viene preso sottogamba dalle forze dell’ordine del suo paese, che il più delle volte ignorano le segnalazioni della comunità ebraica, al contrario di quanto avviene per esempio in Italia, lodando il lavoro svolto dal prefetto Lamberto Giannini, vincitore del King David Award dell’EJA.

Un’altra scottante problematica riguarda il BDS, aggiunge Regina Suchowolski-Sluszny, e l’esempio lampante è ciò che sta accadendo nelle università europee. “Succede ad Anversa, a Bruxelles, ovunque. BDS è libero di agire e nessuno fa qualcosa per fermarlo. – sostiene – Chi firma le loro campagne sono soprattutto gli accademici.” Un problema che bisogna risolvere il prima possibile se si vuole dare ai ragazzi una vita universitaria più tranquilla, secondo la Presidente del Forum delle organizzazioni ebraiche.

https://www.shalom.it/blog/orizzonte-europa-bc251/a-per-la-memoria-della-shoah-non-si-fa-abbastanzaa-le-parole-di-regina-suchowolski-sluszny-b1105101

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European Commission head to light Chanukah candle on Rond-Point Schuman in Brussels’ EU quarter

The President of the European Commission, Ursula von der Leyen, will celebrate Chanukah on Monday 19 December  by lighting the flame on a large menorah in front of the European Commission’s headquarters in the Brussels EU quarter.

As part of the cultural agenda of Brussels, the city’s Mayor Philippe Close will light the second candle of Chanukah.

The event is  seen as a strong sign for the European Jewish community in the wake of the EU’ clear commitment to ensuring a Jewish future and fostering Jewish life as laid out in the EU Commission’s new strategy for combatting resurgent antisemitism and fostering Jewish life in Europe.

European ambassadors and civil servants are expêcted to attend the event.

The lighting, which is organized in partnership with the European Jewish Association and the City of Brussels, will take place on Monday at 18:00 on Schuman Square and will be followed by a concert from the singer Haim Tzvi.

Chanukah, the Jewish festival of lights, is one of the most popular Jewish holidays worldwide. Candles are lit over 8 days to remember the miracle of one day’s worth of oil lasting eight following the reconsecration of the Temple in Jerusalem. Its message of hope, light and emancipation resonates are universal and timely. Celebrations worldwide are attended by heads of states who often light their own candles.

In addition to Monday’s lighting, Chanukah will also be celebrated the next day in the European Commission with the presence of the European Commissioner Janez Lenarčič, honoring Hias Europe, the world’s oldest refugee organisation, first established in the 1880s to help Russian Jews fleeing from pogroms resettle in the United States. Since then, HIAS Europe has had a strong presence throughout Europe, resettling hundreds of thousands of European Jews fleeing from violence and conflict. Today, HIAS Europe is a global humanitarian organization with thousands of employees in 22 countries dedicated to helping forcibly displaced persons, irrespective of their background. During more than a century of activity, HIAS Europe has helped more than 4.5 million people escape persecution worldwide »

EuroChanukah is organised every year by the European Jewish Community Centre (EJCC).

Paris Mayor inaugurates an ‘Alley Mireille Knoll’, the 85-year-old Holocaust survivor killed in an antisemitic attack

Paris Mayor, Anne Hidalgo, has inaugurated an alley bearing the name of Mireille Knoll, a 85-year-old Holocaust survivor who was brutally murdered in her apartment in a antisemitic attack.
The alley is located on the Boulevard de Ménilmontant, in the 11th arrondissement of the French capital.
Knoll was brutally murdered in her apartment in a antisemitic attack on March 23, 2018. Firefighters who arrived at Knoll’s building later that night to answer an emergency call discovered her partially-burned body with 11 stab wounds.
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Der geplante Verkauf von Gegenständen aus dem früheren Besitz ranghoher Nazis hat für Kritik europäischer Juden gesorgt

Der geplante Verkauf von Gegenständen aus dem früheren Besitz ranghoher Nationalsozialisten hat für Kritik europäischer Juden gesorgt. »Der Verkauf dieser Gegenstände ist eine Abscheulichkeit«, schrieben der Vorsitzende der Europäischen Jüdischen Vereinigung (EJA) mit Sitz in Brüssel, Rabbiner Menachem Margolin, und Vertreter jüdischer Gemeinden und der Zivilgesellschaft in einem am Donnerstag veröffentlichten Brief. Darin fordern sie das auf Militaria spezialisierte amerikanische Auktionshaus »Alexander Historical Auctions« auf, die Auktion abzusagen.

WEHRMACHT Zu den an der für den 29. Juli geplanten Auktion angebotenen Gegenständen gehören demnach unter anderem eine goldene Uhr Hitlers, Toilettenpapier der Wehrmacht sowie Besteck und Sektgläser hochrangiger Nationalsozialisten. Es handele sich nicht um das erste Mal, dass das Auktionshaus vergleichbare Objekte zum Verkauf anbiete.

Nazi-Artefakte gehörten in Museen oder an höhere Bildungseinrichtungen, so die Forderung. Die jetzt angebotenen Objekte hätten jedoch zum überwiegenden Teil »geringen bis keinen historischen Wert«, so Margolin in dem Brief weiter. Die Motivation der Käufer lasse sich entsprechend »nur infrage stellen«. kna

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The EJA welcomes the ascendancy of King Charles III to the throne

As Queen Elizabeth II is laid to rest following seven decades of public service, the EJA welcomes the ascendancy of King Charles III to the throne. As Prince of Wales, Charles was a great friend of British Jewry, familiar and respectful of our faith and customs and above all deeply supportive of our communities. As King Charles III stewards the UK forwards into a new era, we wish him strength, fortitude and health.

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